Carissimi lettori,
in questo articolo vi parlerò di un protocollo alimentare molto valido per ridurre velocemente il grasso corporeo. Questo protocollo può essere utile per chi desidera rimettersi in forma prima del tour de force natalizio, ma può rivelarsi efficace anche per il malato oncologico ed in tutte quelle patologie che hanno, come comune denominatore, l‘infiammazione e le alterazioni metaboliche. Parliamo del protocollo chetogenico, per il quale ribadisco la necessità di farsi seguire da uno specialista che abbia esperienza e competenza nel settore.
Vi segnalo che l’articolo è stato pubblicato sul numero di settembre de “Il giornale Info” – edizione dei Castelli Romani.
Carissimi lettori,
in questo articolo descriverò un protocollo alimentare, molto utile per rimettersi in forma dopo il lungo periodo estivo e che ha una grande valenza nella gestione della persona obesa, del malato oncologico ed in quella serie di patologie, che hanno come comune denominatore infiammazione ed alterazioni metaboliche. Si tratta del protocollo chetogenico.
Per protocollo chetogenico si intende un approccio alimentare in cui l’introito di carboidrati viene drasticamente ridotto. Il percorso sfrutta alcuni processi biochimici del nostro metabolismo che, nel corso dell’evoluzione, ci hanno permesso di sopravvivere in condizioni di carenze di cibo.
SU COSA SI BASA IL PROTOCOLLO CHETOGENICO? Quando l’assunzione di carboidrati è fortemente ridotta, il metabolismo inizia a risparmiare glucosio e fa produrre corpi chetonici. Il meccanismo biochimico è abbastanza complesso, ma si può riassumere affermando che in questo modo il nostro corpo inizia ad usare altre fonti di energia, facendo consumare il grasso.
Questo porta al dimagrimento. Durante il percorso i livelli di glucosio nel sangue sono sostenuti dalla gluconeogenesi e dalla beta ossidazione degli acidi grassi. In sostanza, se il percorso è ben seguito, non si hanno difficoltà al mantenimento di una buona glicemia, parallelamente ad un vistoso e rapido dimagrimento.
IL PUNTO CHIAVE DI QUESTO TIPO DI PROTOCOLLO È IL REALE DIMAGRIMENTO. Se il protocollo è ben elaborato, viene garantito il dimagrimento della sola massa grassa, risparmiando o aumentando quella magra. Questa è la differenza rispetto alle diete iperproteiche o di altro tipo, che possono essere squilibrate. Spesso una dieta non equilibrata provoca un dimagrimento fittizio, perché “mangia” la massa magra, mantenendo quella grassa. Un protocollo chetogenetico ben strutturato consente di raggiungere l’obiettivo più importante: il risparmio della massa magra e la deplezione della sola massa grassa.
Questo, oltre a consentire un reale dimagrimento, permette di aumentare il metabolismo e di dimagrire anche in quelle situazioni in cui la persona non riesce più a scendere di peso, con le normali diete. Durante il percorso è fondamentale l’integrazione con proteine ed alcuni tipi di amminoacidi, senza questo non si può parlare di protocollo chetogenetico.
TALE PROTOCOLLO NON È UTILE SOLO PER DIMAGRIRE. Sono ormai numerosi gli studi clinici che dimostrano come un protocollo chetogenetico ben elaborato possa essere di aiuto in numerose patologie, prima tra tutte l’epilessia. Studi clinici dimostrano come, nei bambini con epilessia farmaco-resistente, tale protocollo sia una scelta necessaria per ridurre l’incidenza e la frequenza degli attacchi epilettici. Ultimamente si stanno svolgendo molti studi anche su altri fronti: ovaio policistico, oncologia, diabete e malattie metaboliche. In ogni caso si è riscontrato un significativo miglioramento dei parametri metabolici e dello stato di salute del soggetto.
Quando si segue tale protocollo è importante il continuo supporto clinico ed il farsi seguire da uno specialista che abbia esperienza nel settore. L’elaborazione di questo protocollo, infatti, richiede una grande sapienza nel calcolare il corretto introito di proteine e di zuccheri, per indurre il corpo in chetosi, senza evitare gravi carenze nutrizionali nel lungo termine. Non ci si può improvvisare e non si può ricorrere al “fai da te”, in quanto un errore può essere molto deleterio per la propria salute. A presto!
Non riproducibile, salvo specifica autorizzazione.
Dott.ssa Cristina Mucci
Biologo Molecolare e Nutrizionista
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